Il Credit crunch nelle imprese ed i tempi di pagamento

IL CREDIT CRUNCH NELLE IMPRESE

  • La domanda di credito nel periodo di crisi

Le turbolenze dei mercati finanziari e l’incertezza della tenuta del “sistema Italia” condiziona pesantemente il rapporto con le banche ed istituti di credito. Nel corso del 2° semestre 2011 circa il 48% delle imprese del Nuovo Circondario imolese ha fatto richiesta di credito alle banche e di queste solo il 41% non ha riscontrato particolari problemi nel rapporto con gli istituti di credito. Dall’altra parte, invece, si è registrato un inasprimento delle condizioni di prestito da parte delle banche, che per l’11% delle imprese si è tradotto nella mancata erogazione del credito richiesto.

  • Le possibilità di ottenere credito negli ultimi sei mesi

Se si sposta l’orizzonte temporale agli ultimi sei mesi, la situazione della domanda di credito appare ancora più critica: circa il 65% delle imprese ha riscontrato minori possibilità di ottenere credito dalle banche, in particolare le aziende manifatturiere e dei servizi alle imprese per cui oltre il 70% ha registrato un inasprimento delle condizioni di prestito.

 

  • Le difficoltà di accesso al credito

Nella maggior parte dei casi le difficoltà di accesso al credito si devono ricondurre ad una richiesta di garanzie eccessive (43,8%) e ad un innalzamento dei costi bancari (29,2%), ma in alcune circostanze si è registrato anche il mancato rinnovo di fidi (14,6%) o la richiesta di rientro di fidi / prestiti già in essere (4,7%). Sono marginali le proporzioni che invece fanno riferimento alla scarsa trasparenza delle condizioni di prestito e alla lunghezza degli iter burocratici (rispettivamente 4,2% e 2,1%).

 

I TEMPI DI PAGAMENTO DEI CLIENTI

  • L’entità del dilazionamento

Considerando la clientela privata nel corso del secondo semestre 2011, nel complesso, i tempi di pagamento si aggirano intorno ai 94 giorni.

Tale indicazione varia in maniera sostanziale se si considerano i differenti settori di attività economica: si va infatti dai 74,4 giorni per le imprese dei servizi alla persona ai circa quattro mesi delle aziende dell’edilizia (119,4 giorni). All’interno di questo intervallo si collocano poi le aziende manifatturiere (101,3 giorni) e le aziende dei servizi alle imprese (86,4 giorni).

Spostando l’attenzione sulle aziende che operano e che hanno prodotto / fornito servizi alle amministrazioni pubbliche l’ordine di grandezza dei tempi di pagamento è più rilevante ed in media si attesta a 127 giorni. Tale handicap risulta più marcato nelle aziende dell’edilizia in cui i tempi di riscossione si allungano fino a 150 giorni, rispetto ai 119 riscontrati con i clienti privati.

  • Il confronto con il semestre precedente

La variazione intercorsa tra primo e secondo semestre registra nel complesso un allungamento di circa 29 giorni per quanto riguarda i tempi di pagamento dei clienti privati e di poco meno di 25 giorni per quanto riguarda gli enti pubblici. Solo nei servizi alle persone si rileva un allungamento più marcato da parte della Pubblica Amministrazione rispetto alla clientela privata (+16,4 privati e +18,5 PA), mentre negli altri settori sono i privati ad evidenziare i maggiori incrementi, in particolare nel manifatturiero e nei servizi alle imprese con uno scostamento superiore al mese (rispettivamente +33,4 giorni e +32,1 giorni).

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